Alimentazione del cucciolo e svezzamento
il passaggio ad una dieta solida non dovrà essere brusco, ma progressivo. nelle prime fasi dello svezzamento si consigliano apposite preparazioni per cuccioli, sminuzzate ed ammorbidite con acqua (una parte di cibo secco insieme a tre parti di acqua o due parti di cibo in scatola per ogni parte di acqua). se il cane non accetta il nuovo cibo è possibile incoraggiarlo portandogli alle labbra un dito appena immerso nel miscuglio.
dopo sei settimane di vita, i fabbisogni nutrizionali del cucciolo dovranno essere soddisfatti per almeno il 25% dalla dieta di divezzamento, che rispetto alle fasi precedenti prevederà pezzi via via più grossolani e miscugli sempre più poveri d'acqua (che sarà fornita a parte, con disponibilità a libitum).
nell'alimentazione dei cuccioli, l'acqua non dev'essere sostituita dal latte; come abbiamo visto, infatti, la composizione chimica del latte bovino è abbastanza diversa da quella del latte di cagna.
a sette - otto settimane di vita, la maggior parte dei cani è da considerarsi svezzata. si consiglia comunque di evitare uno svezzamento forzato, poiché il brusco distacco dalla madre e dagli altri elementi della cucciolata potrebbe comportare deficit nutritivi e disturbi del comportamento in età adulta, oltre a facilitare la comparsa di ingorghi mammari nella cagna.
quando si sceglie un mangime per cuccioli è bene optare per quello più idoneo alla razza del cane, somministrandolo alle dosi consigliate dal produttore o dal veterinario. una sovralimentazione nella fase di crescita, infatti, può accompagnarsi ad un eccessivo incremento ponderale rispetto allo sviluppo osseo, con conseguente rischio di patologie osteo-articolari
tempi di raggiungimento del peso adulto in cani di diversa taglia | |
cani di piccola taglia | 8 - 10 mesi |
cani di taglia media | 12 mesi |
cani di grossa taglia | 15 - 18 mesi |
cani di taglia gigante | 24 mesi |
fino a 4-6 mesi di età è consigliabile nutrire il cucciolo almeno tre volte al giorno (4 durante lo svezzamento), a intervalli regolari; dopodiché si può passare ai canonici due pasti quotidiani tipici dell'alimentazione del cane adulto. se però si tratta di una femmina che allatta o di un cane da lavoro - viste le aumentate esigenze energetiche, finanche tre - quattro volte superiori rispetto ad un normale cane di simile taglia - per evitare di somministrare pasti troppo consistenti, è bene dilazionare il cibo in almeno tre occasioni giornaliere. un pasto unico in cani di grossa mole e particolarmente voraci può infatti rappresentare un fattore di rischio per l'insorgenza della torsione dello stomaco, e favorire il rigurgito di quanto voracemente deglutito. l'ultimo pasto della giornata, in ogni caso, non dovrebbe essere somministrato troppo tardi alla sera, dal momento che l'animale potrebbe aver bisogno di eliminare feci ed urine entro poche ore dall'assunzione del cibo.
ricordiamo infine che i cuccioli, per loro natura, sono inclini al gioco ed al movimento, ma l'assenza di coetanei, la mancanza di spazi e di stimoli adeguati, possono favorire un ingrassamento precoce con elevato rischio che sovrappeso ed obesità li accompagnino per tutta la vita, anche quando l'alimentazione è restrittiva.
riportiamo un grafico riportante le diverse curve delle fasi di crescita del cane di taglia media.